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Tac cone beam tac cone beam massiccio facciale

Tac cone beam del massiccio facciale per interventi di paziente senza osso con zigomatici

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI 1

TC Cone Beam (Tomografia Computerizzata) del massiccio facciale

Generalmente noi di Implantologia Network richiediamo questo esame specifico, quando il paziente è privo d’osso mascellare e bisognerà intervenire, per donare nuovamente una riabilitazione dentale fissa, senza innesti e rialzi intervenendo con nuove tecniche di implantologia dentale come

Per esegure queste tecniche innovative richiediamo una tac cone beam estensione formato dicom, per la realizzazione di un modellino stereolitografico della grandezza naturale, del proprio massiccio facciale. Una volta riprodotto, andremo a progettare con estrema precisione al millimetro le varie fasi dell’intervento, individuando, i punti più idonei del mascellare, dove costruire i nuovi pilastri, che abdranno successivamente a sorreggere la protesi fissa definitiva, in oltre questo modellino, ci fornisce meglio di una fotografia tutte quelle informazioni preziose, che sono alla base di ogni successo.

ESEMPIO DI UN MODELLINO STEREOLITOGRAFICO DI UN NOSTRO PAZIENTE PRIMA DELL’INTERVENTO

Con il termine Dentalscan od anche TC Cone Beam (Tomografia Computerizzata), si intende una macchina capace di scansionare le arcate dentali del paziente attraverso l’emissione di una dose molto bassa di raggi X che attraversano il corpo del soggetto esaminato e forniscono immagini tridimensionali di altissima qualità delle ossa mascellari, dei denti (se presenti in bocca) e permettono l’esame approfondito di altri tessuti molli come quelli del parodonto (gengiva e legamento parodontale).

La tomografia Computerizzata Dentalscan Cone Beam 3D rappresenta il massimo oggi raggiungibile nel campo della radiodiagnostica odontoiatrica e sta alla base del grande successo dell’implantologia moderna.

Quando si utilizza ?

L’esame eseguito con l’apparecchiatyra Dentalscan è assai flessibile e risulta quindi utile, se non necessario, per differenti tipologie di impiego tra le quali:

Per la pianificazione terapeutica

La Tomografia Computerizzata Dentalscan è diventata l’esame più utile ai fini diagnostici e preparatori di interventi di chirurgia implantare;

Chirurgia pre-implantare

Nel caso in cui la TC Dentalscan riveli una scarsa quantità o qualità di osso, prima di procedere all’inserimento degli impianti dentali, che non avrebbero adeguato supporto e sarebbero destinati al fallimento, il medico può decidere per un’operazione di microchirurgia pre-implantare ovvero, procedere con il rialzo del seno mascellare (sinus lift) o con innesti di osso autologo o sintetico.

Per l’individuazione di fistole e sinusite mascellare

La tomografia Computerizzata Dentalscan, avendo come caratteristica principale, un’elevata definizione delle immagini, consente lo studio e la diagnosi di patologie quali la sinusite mascellare, la fistole, di processi infiammatori periradicolari (attorno alla radice del dente, come il granuloma e l’ascesso dentale);

Per studiare anomalie della dentizione

Il dentista trova nella Dentalscan un ottimo supporto per lo studio delle anomalie della dentizione come: sovraffollamento dentale, denti inclusi, disodontiasi – la difficoltà di eruzione di alcuni elementi dentari, dovuta a mancanza di spazio o all’ orientamento scorretto del dente, questo fenomeno riguarda maggiormente i denti del giudizio o ottavi -.

Come si effettua l’esame DENTALSCAN Cone Beam 3D ?

L’esame radiografico Dentalscan Cone Beam è un esame assai semplice e veloce ma, soprattutto, indolore.
Il paziente viene fatto accomodare su quella che si può definire a tutti gli effetti una poltrona ed il tecnico radiologo provvede a sistemare la testa del paziente in modo che il mento appoggi su braccio appositamente regolabile e la testa venga mantenuta in posizione da due asticelle, anch’esse regolabili.

La parte superiore della macchina girerà attorno alla testa del soggetto allo scopo di raccogliere le informazioni riguardo al cavo orale in esame che poi verranno organizzate dal software il quale fornirà la rappresentazione tridimensionale delle ossa, dei denti, e del parodonto.

Il raggio generato dal tubo radiogeno ha la forma di un cono, figura geometrica già di per se tridimensionale quindi la terza dimensione viene acquisita immediatamente e non generata virtualmente da un apposito software come accadeva con la T.A.C.

In questo modo, con la tomografia computerizzata Dentalscan Cone Beam 3D, non solo si riescono ad avere immagini più nitide e precise, ma è stato anche possibili ridurre fino ad un massimo del 60% la quantità di raggi generati e, quindi, assorbiti dal corpo del paziente.

La durata complessiva dell’esame è di circa 40 secondi, è possibile stabilire se scansionare una sola arcata oppure entrambe in una sola volta.

Le moderne tecniche odontoiatriche come l’implantologia computer guidata, transmucosa ed a carico immediato non potrebbero essere effettuate senza l’ausilio della tomografia computerizzata Dentalscan in fase diagnostica e di preparazione per il posizionamento degli impianti dentali.

A tale proposito aggiungiamo che l’esame Cone Beam 3D, in previsione di intervento implanto-protesico, viene fatto sistemando nel cavo orale del paziente una mascherina detta “dima radiologica” dalle cui informazioni si ricava la dima chirurgica ovvero una sorta di guida per il dentista per il corretto posizionamento delle viti in titanio come da progettazione eseguita al computer.

Vantaggi della Dentalscan Cone Beam 3D

  • Ridotta quantità di radiazioni (6 volte meno rispetto alla T.A.C. standard);
  • Macchinario aperto (non di poco conto per chi soffre di claustrofobia);
  • Maggiore nitidezza e precisione delle immagini fornite;
  • Possibilità di ricavare dalla scansione per la tomografia computerizzata anche detta

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI 2

L’ortopantomografia (detta anche panoramica dentale, OPT o ortopanoramica) è l’esame radiologico principalmente richiesto ed utilizzato in odontoiatria ed in tutte le sue branche, possiamo dire, senza paura di essere smentiti, che essa rappresenta il primo ed unico esame che permette al dentista di avere la chiara situazione della stato della bocca del paziente.

L’ortopantomografia, con una sola scansione veloce, indolore e con relativo basso assorbimento di raggi x permette di:

  • avere in un’unica lastra (o videata se si tratta di ortopantomografia digitale) entrambe le arcate dentarie con relativo supporto (mandibola e mascella);
  • stabilire le condizioni generali della bocca del paziente aiutando notevolmente il dentista nella formulazione della diagnosi così da individuare la terapia più corretta;
  • valutare il processo di dentizione, le ossa mascellari e le articolazioni temporo-mandibolari;
  • ispezionare in maniera approfondita lo stato dei denti e scoprire in anticipo eventuali carie nascoste prima che queste possano distruggere buona parte dello smalto della corona, trasformarsi in pulpite e scatenare forti mal di denti;
  • esaminare lo stato del parodonto (gengive, legamento parodontale e osso alveolare) ovvero dei tessuti che circondano e sostengono il dente;
    Permette l’individuazione e la valutazione del granuloma apicale;
  • Consente lo studio della diminuzione della densità e della quantità di osso alveolare (che ospita la radice del dente) a causa di infiammazione (osteolisi alveolare);
  • Ortopantomografia è anche il primo esame a scopo di indagine nel caso di dente del giudizio ritenuto;
  • Conoscere la posizione e l’ampiezza dei seni paranasali, la posizione dei forami mentonieri (molto importante per la messa in opera della tecnica ALL-ON-4 e per il posizionamento dei mini-impianti dentali); il percorso del nervo alveolare;
  • Individuare cisti o tumori;

Esecuzione dell’esame radiologico

L’esecuzione dell’ortopantomografia è molto semplice, veloce e poco nociva per il paziente (rispetto ad altri esami che comportano l’esposizione ad una quantità di irradiazione molto superiore).

La persona che deve eseguire la panoramica dentale o ortopantomografia deve presentarsi davanti alla macchina dopo essersi liberata di:

  • orologio;
  • telefono cellulare;
  • orecchini;
  • occhiali;
  • catenine (di qualsiasi tipo);
  • parrucca;
  • berretto;
  • tutte le protesi dentarie mobili.

Quando il paziente è pronto, il tecnico radiologo lo accompagna alla macchina e si accerta dei seguenti passaggi:

  • il paziente deve stare in posizione eretta (in piedi o seduto);
  • le arcate dentarie devono mordere un bite di plastica monouso connesso stabilmente alla macchina;
  • il paziente deve mantenere il collo esteso e la testa arretrata (con il mento leggermente rivolto verso il basso). Il mantenimento di questa posizione è assicurato anche da speciali supporti ed appoggi per il cranio regolabili in altezza.

A questo punto il radiologo dovrà avvertire il paziente che, durante l’esecuzione della panoramica, una parte della macchina (tubo radiogeno) ruoterà intorno alla sua testa. Tale avvertimento è molto importante affinché il paziente non si spaventi e mantenga la posizione assunta senza muoversi finché la macchina non avrà terminato pena la mancata riuscita dell’esame.

Affidabilità della lastra classica

L’ortopantomografia, pur essendo un esame molto valido ed utilizzato, ha dei limiti intrinseci ovvero, in alcuni casi, le immagini fornite posso subire una distorsione anche del 30% e ciò costringe il medico, nel caso di interventi importanti, di ricorrere ad esami molto più precisi: ad esempio, dovendo far ricorso all’implantologia per risanare una bocca completamente edentula, è necessario, per il medico, sapere la quantità di osso a disposizione ed altre informazioni che non elenchiamo per non dilungarci troppo; ebbene, dette informazioni non possono essere ricavate dall’ortopantomografia e si deve ricorrere alla DENTALSCAN Cone Beam 3D.
Ad onore del vero, l’avvento dell’ortopantomografia digitale ha eliminato di molto i problemi di distorsione legati alla lastra panoramica

Quante radiazioni assorbiamo ?

Il quantitativo di raggi x che assorbiamo quando effettuiamo l’ortopanoramica, intendiamo quella digitale, è veramente minimo, quantificabile, in percentuale, fino al 60% in meno rispetto ad una comune radiografia ad es. ai polmoni.

In termini tecnici, l’unità di misura delle radiazioni ionizzanti è il Sievert – simbolo Sv – (per essere precisi, è l’unità di misura della dose equivalente di radiazione nel Sistema Internazionale ed è anche la misura degli effetti e del danno provocato dalle radiazioni su un organismo).

Come ogni unità di misura il Sievert ha dei sotto multipli: esiste il millisievert – simbolo mSv – (1 Sv = 1000 mSv) ed il microsievert – simbolo μSv – (1 mSv = 1000 µSv).
Volendo misurare la dose di raggi X assorbita durante l’ortopantomografia, possiamo dire che siano intono ai 3 μSv ovvero 3 microsievert ovvero 0,000003 Sievert (per avere un termine di paragone, una dose di 2 o 3 Sievert può causare nausea e perdita dei capelli anche se non tutti i soggetti reagiscono allo stesso modo).

Ortopantomografia digitale

Con l’avvento delle nuove tecnologie ed in particolare della ortopantomografia digitale, è stato possibile raggiungere nuovi traguardi che permettono al tecnico radiologo di fornire al medico immagini sempre più sovrapponibili alla realtà, più nitide, senza distorsioni (o quasi) e con una minore esposizione alle sorgenti ionizzanti per il paziente.
L’ortopantomografia digitale, inoltre, permette di conservare in modo più pratico l’esame a cui ci si è sottoposti e di poterlo inviare agevolmente per eventuali consulti a distanza (anche online).

I programmi che di solito vengono forniti per la lettura dell’ortopantomografia digitale sono anche in grado di migliore la qualità della visualizzazione dell’immagine già acquisita ed archiviata agendo sulla regolazione automatica o manuale della luminosità e sul grado di contrasto. Se l’immagine acquisita è stata salvata a risoluzione molto alta, è anche possibile per il dentista effettuare degli ingrandimenti per mettere in risalto determinati particolari.

Molte strutture come cliniche o ambulatori di radiologia odontoiatrica effettuano già la consegna dell’ortopantomografia digitale su CD ma è sempre consigliato che il paziente ne faccia espressa richiesta poiché tale formato non è ancora diventato lo standard. Nella migliore delle ipotesi, avremo sia il formato digitale che quello su lastra o pellicola.

Ortopantomografia per bambini

A meno che non esistano delle valide motivazioni a sostegno, in linea generale, possiamo dire che l’ortopantomografia non è richiesta quando il paziente ha in bocca i soli denti da latte per i quali si preferisce la radiografia endorale bite-wing.

L’ortopantomografia è, invece, utile per i pazienti con dentatura mista ovvero durante la seconda dentizione quando ai denti decidui si sostituiscono quelli permanenti; anche in questo caso il bambino viene sottoposto a tale esame solo durante la prima visita poi si prosegue con le radiografie endorali.

I programmi radiodiagnostici studiati per i bambini prevedono un’ulteriore diminuzione della dose di raggi x: da 3 microsievert si passa ad 1 solo microsievert.

Dove si esegue l’esame ?

La risposta più logica sarebbe quella che indica il dentista come prima soluzione però, purtroppo, non tutti gli studi di odontoiatria sono provvisti del macchinario necessario (ortopantomografo).
Nel caso il vostro dentista non abbia la possibilità di effettuare la panoramica dentale, le alternative ricadono su:

  • Ambulatori privati di radiologia;
  • Cliniche private con servizio di radiologia per pazienti esterni;
  • Cambiare dentista.

Qual è il costo dell’ortopantomografia ?

Il prezzo di una ortopantomografia è relativamente basso e cambia da regione a regione.
Il costo va dai 25 euro ai 60 euro in regime privato ovvero recandosi presso la struttura che esegue l’esame con la sola ricetta del dentista (ricetta bianca che svolge la funzione di impegnativa ma che con quest’ultima non ha nulla a che fare). Potendo attendere qualche giorno (ultimamente i tempi di attesa sono stati notevolmente accorciati), è possibile risparmiare qualche euro sul prezzo avvalendosi del Servizio Sanitario Nazionale – SSN – o mutua.

Ortopantomografia con la mutua o in convenzione SSN

L’ortopanoramica o panoramica dentale è un esame che può essere fatto anche in ospedale (reparto di radiologia) oppure in cliniche e ambulatori odontoiatrici convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) – comunemente detto mutua -.

Basta rivolgersi al proprio medico di famiglia per avere tutte le informazioni e l’impegnativa (ricetta rossa). Il prezzo dell’ortopanoramica con la mutua o in convenzione SSN varia da regione a regione, in alcuni casi anche da provincia a provincia.

In linea di massima il costo è inferiore rispetto a quello pagato in regime privato ma non di tantissimo, si va dai 3/4 euro ai 15 euro in meno ma i tempi di attesa sono notevolmente più lunghi. La prenotazione può essere fatta, anche telefonicamente, tramite il CUP – Centro Unico Prenotazioni – della propria città ma bisogna essere già in possesso dell’impegnativa rilasciata dal medico di famiglia.

Suggerimenti per la vostra salute

Molti dentisti, oggi, ricomprendono l’esecuzione della panoramica dentale, nella prima visita che, molte volte, è gratuita. Lo scopo di tale gratuità è quello di fidelizzare il cliente.

Fin qui tutto bene ma, il paziente deve sapere che, se decide di effettuare più visite per avere diversi pareri e preventivi, è meglio per lui munirsi di una ortopantomografia propria poiché quella gratuita, fatta dal dentista, rimane al dentista stesso; quindi, per non esporsi a troppe radiazioni, conviene farne una privatamente o con la mutua e con quella girare i diversi studi odontoiatrici.

Allo scopo di inviare la panoramica tramite e-mail per un primo consulto online, è necessaria l’ortopantomografia digitale o un’immagine di buona qualità ricavata da quest’ultima solitamente in formato “.jpeg”.

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI 3

La radiografia endorale è un esame di radiologia odontoiatrica che permette al dentista di avere informazioni dettagliate ma circoscritte ad uno od, al massimo, 3 denti il tutto su una lastra di piccole dimensioni (detta anche lastrina endorale).

La parola “endorale” sta a significare che la lastrina che riceve le radiazioni ionizzate viene posta all’interno della bocca del paziente (endo = dentro), generalmente sorretta da uno sostegno in plastica mantenuto in sede dal morso.

Come si effettua ?

La procedura per eseguire una radiografia endorale è molto semplice: il dentista prepara la lastra ricevente e la sistema nel cavo orale del paziente il quale ha il compito di tenerla ferma serrando i denti e mordendo un supporto di plastica a cui la lastrina stessa è connessa. Le dimensioni dalla radiografia endorale sono molto ridotte (in media 30 mm x 40 mm) e questo permette di diminuire al massimo il disagio per il paziente.

Per mezzo di un cono lungo e centratori che hanno il compito di circoscrivere la porzione di arcata interessata dall’esame, l’apparecchio viene appoggiato alla guancia del paziente il quale è protetto dall’irradiamento attraverso una mantella o grembiule piombato e/o da un collare per evitare che le radiazioni possano colpire la tiroide, organo molto sensibile.

Il tempo di esposizione è simile a quello di una normale fotografia, tutto si conclude in pochi secondi e la radiografia compare immediatamente sullo schermo del computer del dentista.

Indicazioni

Di seguito riportiamo i casi in cui la radiografia intraorale è di notevole supporto all’operatore sia durante la terapia che per i successivi controlli (follow up):

  • L’impiego più comune della radiografia endorale si riscontra nel caso di necessità di esaminare in modo specifico solo un dente oppure due o tre elementi limitrofi e di questi renderne ben visibili alcuni particolari come: corona, colletto, radice, gengiva, legamento parodontale e osso alveolare.
  • Durante la devitalizzazione, la lastrina indica con precisione al dentista il numero, la forma delle radici e l’eventuale presenza di canali radicolari laterali la cui mancata detersione e successiva sigillatura comprometterebbe l’intera terapia canalare;
  • La radiografia endorale in fase intraoperatoria permette di evitare lesioni a strutture anatomiche vicine al campo operatorio, come le radici dentarie o il canale mandibolare.

Quando, invece, la radiografia endorale non è indicata o è di scarso supporto:

  • In caso di parodontite grave e diffusa in tutti i distretti della bocca (piorrea) è più indicato il Full o Status endorale completo che è realizzato attraverso una serie completa di radiografie endorali ed ha lo scopo di ottenere informazioni su tutti i denti presenti nel cavo orale;
  • In implantologia non è indicata per la fase diagnostica e pre-operatoria, a questo scopo esiste l’esame DENTALSCAN Cone Beam 3D (o TC Cone Beam).che consente la precisa valutazione volumetrica delle ossa in cui il dentista andrà ad operare o ad inserire gli impianti dentali.

Tipi di radiografia endorale

I tipi di radiografie endorali sono:

  • radiografia endorale bite-wing: indicate per verificare o meno la presenza di carie interprossimali di difficile individuazione ad occhio nudo (soprattutto per le corone dei denti molari posteriori);
  • radiografia endorale periapicali mostra l’intera lunghezza di ciascun dente, dalla corona alla radice ed è la più indicata per valutare la condizione di un granuloma o di un ascesso dentale;
  • radiografia endorale occlusale è più grande rispetto alle precedenti e può raggiungere dimensioni di 55mm x 75 mm. Per ogni radiografia è possibile ottenere la rappresentazione dei ¾ circa di una sola arcata (superiore o inferiore che sia).

Dove effettuare l’esame ?

Nella maggior parte dei casi, la radiografia endorale viene eseguita direttamente nello studio del dentista presso cui abbiamo deciso di farci curare i denti e ciò per un motivo ben preciso ovvero è un esame contestuale alla terapia che il medico sta svolgendo o che ha svolto e deve controllarne la riuscita.

Per il costo contenuto e per la contingenza, possiamo dire che il 99,9% dei dentisti è munito del macchinario necessario.

Difficilmente un laboratorio radiologico odontoiatrico indipendente effettua una sola radiografia endorale, di solito, il servizio riguardante questo tipo di esami si riferisce allo status o full endorale.

Quanto costa una radiografia endorale ?

Anche determinare il prezzo di una radiografia endorale è molto difficile poiché, solitamente è ricompresa nella terapia da adottare. In altre parole, se la soluzione al problema del paziente è il ritrattamento canalare (cioè una seconda devitalizzazione), il prezzo finale preventivato della terapia ricomprende anche il costo dell’esame radiologico.

Radiografia endorale con la mutua o Servizio Sanitario Nazionale

Nei casi limite e teniamo a sottolineare “limite” ovvero in quei casi in cui il dentista non abbia la macchina per eseguire l’esame, è comunque possibile prenotarlo presso l’ospedale o centri convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale (o mutua). Il prezzo deve essere richiesto al momento della prenotazione al CUP (Centro Unico Prenotazioni).

Ricordiamo ai nostri lettori che tale prenotazione deve essere fatta quando si è già in possesso dell’impegnativa del nostro medico di famiglia (ricetta rossa).

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